Florian Köhler – mostra: STRADA FACENDO – da Innsbruck a Roma a piedi

Inaugurazione 21 settembre / domenica / ore 10.00-12.00
Mostra 22-23 settembre / ore 9.00-18.00

Ingresso da Porta Sant’Uffizio, alla sinistra di Piazza San Pietro

Per l’invito in pdf
cliccare qui

1250 km, 54 giorni, 240 schizzi, questo il riassunto tecnico di un viaggio a piedi da Innsbruck a Roma.

Ma il bello della vita non sono i numeri e questo Florian Köhler lo sa. Il suo progetto “Strada Facendo” è volto a esplorare un approccio alternativo e innovativo alla pittura come medium artistico; con questo intento esce dall’atelier e si confronta con le fatiche fisiche e psichiche del viaggio a piedi.
In viaggio sui sentieri dei pellegrini, a metà fra pellegrinaggio e passeggiata romantica, pratica religiosa e attività sportiva il progetto abbatte le barriere regionali e culturali ed esplora non solo il pellegrinaggio, ma anche il viaggio artistico nell’era moderna.

Un’esperienza che permette di apprezzare l’elemento culturale che unisce le varie regioni e di vivere il pellegrinaggio sia come pratica religiosa, che come originaria forma di autorealizzazione.

In una doppia mostra, prima a Roma e poi a Innsbruck, l’artista presenta una scelta di opere che partono da 240 fra schizzi e bozzetti eseguiti in viaggio e sviluppati in seguito durante il soggiorno a Roma.

Tematiche ed evoluzione dei lavori vengono dettati dal cammino e riflettono le particolarità transregionali e interculturali del viaggio. Il cammino diventa così il fattore determinante del ciclo artistico che si presenta in questo modo come testimonianza di una corrente autonoma della pittura moderna.

Panoramastücke

A tal proposito l’artista stesso: „Cammino e pellegrinaggio sono ricchi di sfaccettature. Ciò che più mi attrae è la loro contrapposizione alla regolare quotidianità e quella spensieratezza con cui ci permettono di attraversare il mondo. Durante il cammino le nostre percezioni cambiano, le cose ricevono valori diversi, la frenesia lascia il passo a una calma confortevole che ci dona nuove prospettive e che ci permette, specialmente nei paesi stranieri, di vedere paesaggi, usi e costumi con occhio diverso. Questi i valori che desidero trasmettere con la mia arte per ampliare l’orizzonte dell’uomo moderno rinchiuso nella società contemporanea”.

Acquarelli e schizzi saranno in mostra presso il Campo Santo Teutonico dal 21 al 23 settembre 2014, prima di proseguire verso Innsbruck.

Florian KÖHLER
KÖHLER Florian

Florian Köhler, classe 1984, si forma a Vienna dove consegue sia il diploma all’Accademia di Belle Arti che la laurea in Storia dell’Arte. Finalista nella sezione pittura del concorso „Diesel-New-Art“, riesce a trovare i giusti fondi per la propria produzione artistica e numerose sono le mostre personali già all’attivo. Attualmente concentra la propria produzione artistica su progetti articolati che vertono principalmente sull’arte del camminare confezionando veri e propri reportages artistici.

Organizzazione & Info:
Florian Köhler: carbonarus@gmx.at; tel. 320 2262515

Per maggiori informazioni sulla mostra ad Innsbruck:
“GRATWANDERUNG – zu Fuß nach Rom”:
http://www.diebaeckerei.at/programm/programm-detail.html?no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1170

Fleisch und Licht – L’arte di Hermann Nitsch a Roma

18 giugno 2014 / mercoledì / ore 18.30 – Inaugurazione della mostra

fino al 12 luglio 2014

Il Cenacolo de l’Erma di Palazzo Cisterna ospita il vernissage d’apertura della mostra Fleisch und Licht (carne e luce) di Hermann Nitsch. L’artista austriaco è considerato uno dei massimi esponenti dell’Azionismo Viennese ed è annoverato tra gli artisti che hanno scosso in maniera più incisiva il mondo dell’arte del Novecento.

Carne e luce sono i due elementi che più caratterizzano l’arte e l’azione artistica di Hermann Nitsch.

Liberare l’anima e il corpo dalle frustrazioni attraverso riti catartici collettivi, attraverso il contatto con gli istinti primordiali che sono stati progressivamente sommersi dal vivere nella contemporanea società e creare una spaccatura fra ciò che è convenzionale e ciò che si lascia vivere solo nelle nostre fantasie: questo è il fine ultimo di questo straordinario artista. Il rosso, colore della passione e della carne, diventa il segno che contraddistingue la sua arte ed al contempo chiave di volta che permette agli astanti di toccare i lati più profondi del proprio io.

L’evento è realizzato con la collaborazione del Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch di Napoli; per la progettazione e l’allestimento della mostra la Fondazione Ducci si avvale del prezioso contributo curatoriale di Giuseppe Morra e Carola Annoni.

Per l’occasione, alla presenza dell’artista, del curatore Claudio Strinati e del presidente Paolo Ducci, sarà presentato e distribuito il catalogo delle opere di Nitsch in mostra a Palazzo Cisterna che, ricordiamo, potranno essere ammirate fino al 12 luglio.

Per ulteriori informazioni:

cliccare qui

Organizzazione & Info:

Fondazione Ducci

Tel. 06 6479 0465

www.fondazioneducci.org

Esposizione “Cristo oggi” dell’artista Efthymios Warlamis

Nell’ambiente spazioso della chiesa è possibile scoprire opere rappresentative del ciclo monumentale di quadri “Cristo oggi”. Il ciclo monumentale – unico nel suo genere – che raccoglie ca. 200 opere, è stato esposto per la prima volta nel 2011 nel Kunstmuseum Waldviertel, e in seguito nel Museo bizantino Thessaloniki e nel Museo cristiano di Atene. L’opera è una testimonianza artistica di grande attualità che si riferisce alla ricerca infinita di un incontro con Cristo e la quasi impossibile rappresentazione della sua doppia natura. In alcuni quadri sono state integrate rappresentazioni frammentarie di noti pittori della storia dell’arte, collegando così l’arte moderna con la storia, attualizzandola.

Efthymios Warlamis
L’artista e architetto Prof. Makis Efthymios Warlamis è nato in Grecia. Egli vive a lavora da più di 50 anni in Austria, dove ha insegnato arte applicata all’Università, e dove ha fondato due istituzioni: L’IDEA-Designcenter e il Kunstmuseum, nella Bassa Austria. Da più di trent’anni Warlamis realizza mostre in molti paesi del mondo.
Come cristiano credente, l’artista dedica parte consistente del suo lavoro a temi cristiani, in forma di opere pittoriche e architettura sacra. È in progetto una cripta di Paolo nel nord della Grecia.

Esposizione “Apostolo Paolo a Roma” dell’artista Efthymios Warlamis

Nella sala delle esposizioni “Sala Barbo” della Basilica di S. Paolo Fuori le Mura è possibile ammirare uno spaccato del nuovo ciclo di quadri “Apostolo Paolo”, di cui il quadro centrale rappresenta la conversione di San Paolo a Damasco. In una lettera all’artista, il papa em. Benedetto XVI dimostrò entusiasmo per i quadri e si pronunciò a favore della realizzazione di una mostra sul ciclo di San Paolo da realizzare nella Basilica di San Paolo a Roma: “è evidente che i quadri non sono realizzati superficialmente; in un certo senso è come se provenissero dall’intimo, dove Lei ha incontrato San Paolo, per poi poterlo presentare all’uomo d’oggi.”

Efthymios Warlamis
L’artista e architetto Prof. Makis Efthymios Warlamis è nato in Grecia. Egli vive a lavora da più di 50 anni in Austria, dove ha insegnato arte applicata all’Università, e dove ha fondato due istituzioni: L’IDEA-Designcenter e il Kunstmuseum, nella Bassa Austria. Da più di trent’anni Warlamis realizza mostre in molti paesi del mondo.
Come cristiano credente, l’artista dedica parte consistente del suo lavoro a temi cristiani, in forma di opere pittoriche e architettura sacra. È in progetto una cripta di Paolo nel nord della Grecia.

Per l’invito dell’inaugurazione
cliccare qui

RUDI WACH: LA PORTA DELLE MANI

Foto © Tancredi Mangano

LA MOSTRA: LA PORTA DELLE MANI

La mostra sarà visitabile dal 20 giugno al 14 settembre 2014
Orario: martedì – domenica / ore 9.00-19.00 (ingresso consentito fino alle 18.00)
INFO: Tel.: 060608 – www.mercatiditraiano.it

L’arte di Rudi Wach fonde in sé antico e contemporaneo, mito e filosofia, rivelando la sua essenza in una forma visionaria. Con i propri soggetti archetipici il maestro smaterializza la scultura rendendola al contempo impalpabile e pulsante.

La mostra “La porta delle mani”, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dal Forum Austriaco di Cultura Roma, presenta con una selezione di sculture e disegni i temi che hanno ispirato la produzione artistica di Rudi Wach negli ultimi anni.

Con una selezione di disegni e sculture, ma soprattutto con il grande lavoro presentato a Roma per la prima volta “La porta delle mani”, la personale ospitata negli ambienti dei Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, dal 20 giugno al 14 settembre 2014, rivela l’ultima parte della sorprendente evoluzione artistica del maestro. Opere senz’altro uniche nel panorama dell’arte contemporanea che rappresentano in maniera evidente le tematiche fondamentali e correnti degli ultimi anni. Da una parte la sfida di trasporre elementi del disegno nella scultura gioca un ruolo essenziale nel programma estetico dell’artista, dall’altra la sua arte possiede qualcosa di antico e visionario, ispirato al mito e trattante questioni filosofiche. Nei lavori in mostra a Roma, il maestro realizza l’impresa utopica, fin dal principio suo ideale artistico, di trasporre l’immaterialità del disegno nella scultura. La persona è per lui al contempo essere naturale e spirituale.

Ai Mercati di Traiano l’artista presenta i propri soggetti archetipici. Contemporaneo e antico si incontrano nella magnifica cornice dei Mercati di Traiano, esemplare cassa di risonanza dei sentimenti ancestrali e atavici espressi dalle opere del maestro Wach.

L’ARTISTA: RUDI WACH

Dopo l’infanzia, l’adolescenza e la prima formazione in Tirolo, Rudi Wach (1934) si trasferisce a 21 anni a Milano, dove studia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Marino Marini. Per quanto importante sia stato l’incontro con l’influente scultore austriaco Fritz Wotruba, che nutriva grande stima per Wach e l’avrebbe volentieri ammesso all’Accademia di Belle Arti di Vienna, la loro resta un’amicizia, mentre gli stimoli maggiori provengono principalmente da Italia e Francia. Non è, infatti, soltanto il concetto estetico, ma anche morale di Alberto Giacometti che affascina Wach. Nonostante i tanti legami con artisti e intellettuali, Wach resta tuttora un irriducibile solitario che non ha più abbandonato l’Italia.

Wach cerca il dialogo con l’architettura sia in Italia che all’estero, come ad esempio con la sua mostra presso il Castel dell’Ovo di Napoli (2006) o negli spazi dell’abbazia austriaca di Melk (2005/2006).

SOMMERFEST – La festa d’estate del Forum Austriaco, Vernissage “Nulla dies sine linea” di Lavinia Lanner, Live concert del Dobrek Bistro e acrobatica aerea con Wolford

Sommerfest, la tradizionale festa d’estate del Forum Austriaco di Cultura Roma si presenta quest’anno sotto l’insegna del bianco e del nero, i colori della fisarmonica di Krzysztof Dobrek, delle linee di Lavinia Lanner, e dei costumi delle danzatrici aeree che si esibiranno per Wolford.

L’edizione 2014 del Sommerfest prevede, infatti, il live concert del Dobrek Bistro, un quartetto world fusion che fonde melodie gypsy, jazz, bossa nova, balcan e yiddish. Il concerto sarà preceduto dal vernissage di nulla dies sine linea, la mostra di disegni di grande formato della giovane artista austriaca Lavinia Lanner che, ispirata dalla massima di Plinio il Vecchio, attraverso i suoi brushstrokes composti da una miriade di sottilissime linee di matita ribalta il concetto del tempo e il rapporto (subordinante) tra disegno e pittura.

La festa sarà arricchita dalla performance aerea di un gruppo di artiste circensi che si esibiranno per Wolford e dal roadshow di ADVANTAGE AUSTRIA che, tramite info terminal interattivi, offrirà al pubblico uno sguardo virtuale sul progetto del padiglione austriaco “breathe.austria” con il quale l’Austria sarà presente a Expo Milano 2015.

In collaborazione con l’Istituto Storico Austriaco e ADVANTAGE AUSTRIA, Sommerfest festeggia, come ogni anno, la chiusura della stagione primaverile del Forum Austriaco, riconfermandosi come uno degli eventi più attesi dell’estate romana.

HI

WKÖ

DOBREK BISTRO
Formato dal fisarmonicista polacco Krzysztof Dobrek, dal violinista russo Aliosha Biz, dal percussionista brasiliano Luis Ribeiro e dal contrabassista viennese Sascha Lackner, il Dobrek Bistro è un quartetto decisamente non convenzionale che, forte delle tradizioni musicali dei suoi componenti, sperimenta gli ampi orizzonti della world music. Con il Dobrek Bistro la bossa nova diventa zigana, il tango viennese, il jazz yiddish e la musette russa.

Lavinia LANNER
Lavinia Lanner, classe 1985, si è diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna. Dopo aver vinto numerose borse di studio/soggiorno all’estero, tra cui la Slade School of Fine Art/London (2008), Valand School of Fine Arts/Göteborg (2009) e il Plattform für junge Kunst Montrouge/Paris (2010), l’artista si sposta a Roma dove vive da due anni. Lavinia Lanner è stata, inoltre nominata due volte per il Premio Koschatzky e per il Premio BACA.
Da tempo l’artista indaga il medium del disegno, esplorandone i confini.

Ringraziamo di cuore i nostri sostenitori e sponsor!

sponsori

“nulla dies sine linea” personale di Lavinia Lanner

nulla dies sine linea, questo il titolo della mostra dell’artista austriaca Lavinia Lanner, ospitata dagli spazi del Forum Austriaco di Cultura Roma. Non c’è giorno che passi senza disegnare una linea, che sia tracciata sul foglio a matita, o che si tratti, in senso figurato, di quella che lasciamo nello spazio in cui ci muoviamo. Non c’è giorno senza progresso, la citazione di Plinio il Vecchio lascia adito a questa e a molte altre interpretazioni. Ancora, non c’é giorno senza una linea tracciata sulla carta, come detta il quotidiano dell’artista che ha scelto il disegno come medium. «Vedo il mondo attraverso gli occhi di una disegnatrice. Nulla di più facile e al contempo di più difficile» così si esprime la Lanner nel 2009 nel corso di un’intervista con Ö1 Talentebörse. Il disegno, la matita, la linea quali elementi artistici basilari sono investigati con passione dall’artista. Nel 2010 Lanner si è diplomata presso l’Accademia delle Belle Arti di Vienna nella classe di pittura oggettuale. Come lei stessa afferma la dimensione della pittura le è stata di grande aiuto, tuttavia, l’artista ricorre oggi al pennello soltanto per realizzare schizzi per i suoi disegni.

I disegni brushstrokes sono lavori di grande formato, nei quali Lanner ha riprodotto il dinamismo del tocco del pennello attraverso il medium del disegno, capovolgendo, così, l’idea convenzionale che il disegno serva da base alla pittura, e spingendo al contempo l’elemento del tempo ad absurdum. Quelli che appaiono, infatti, come tocchi veloci e dinamici si rivelano essere intrecci di linee disegnate con massima cura. 3B or not 3B era il titolo della mostra di diploma dell’artista, che faceva riferimento alla durezza 3B della matita da lei utilizzata. Altri lavori della Lanner riproducono oggetti pelosi che lasciano spazio a molteplici interpretazioni e che nel loro insieme si presentano come intrecci misteriosi.

L’artista vanta alle spalle numerosi soggiorni e borse di studio all’estero, tra cui la Slade School of Fine Art/Londra (2008), Valand School of Fine Arts/Göteborg (2009), Plattform für junge Kunst Montrouge/Parigi (2010), Auslandesatelier des Landes Salzburg in Tenno/Italia (2012). Viaggiare è di centrale importanza per la Lanner che vede nel movimento, nel continuo mettere in discussione e nella possibilità di nuovi ambienti lavorativi la garanzia di un’irrinunciabile freschezza (spirituale). La disegnatrice è stata, inoltre, nominata due volte per il Premio Koschatzky e per il Premio BACA.

I punti d’incontro tra belle arti e musica sono indagati dalla Lanner con il suo collettivo interdisciplinare Das graue , con il quale ha recentemente realizzato un’istallazione audiovisiva di grandi dimensioni a Vienna. L’artista è, inoltre, membro del gruppo di artiste Zimmer.Küche.Kabinett., che propone regolarmente mostre in spazi abbandonati, realizzate finora a Vienna e Berlino.

Da due anni Lavinia Lanner vive nella casa della nonna italiana a Veroli, a 100Km di distanza da Roma, dove ha allestito il suo atelier. In questi spazi è nata, tra le altre cose, anche la serie di oggetti di capelli disegnati Frutti di Haare.

Clarisse Praun-Maylunas – Costumi e scene nella dodecafonia dei colori – Mostra musicale

Quanto le opere di Clarisse Praun-Maylunas siano intrinsecamente legate alla musica si evince già dal titolo stesso della mostra: Zwölftonfarben – Dodecafonia dei Colori. Non è quindi un caso che il vernissage sia stato concepito come evento multidimensionale fatto proprio di suoni e colori, elementi tipici, nonché fondamentali per la conoscenza più autentica dell’artista.

La retrospettiva, visitabile al Forum Austriaco di Cultura fino al 3 giugno, propone una selezione significativa di costumi e bozzetti scelti personalmente da Clarisse Praun-Maylunas fra le opere cui è più legata, ovvero “Giselle” di Adolphe Adam (Staatsballet Wien) e “Die Vögel” di Gert Jonke (Stadttheater Klagenfurt). Queste opere testimoniano le diverse sfaccettature di un’artista che accoglie in se l’archeologia, la danza e il costume, sintetizzandoli in un’espressione artistica inedita, di grande suggestione e costantemente ispirata dalla musica. Apice di una sinfonia che si rinnova ormai da decenni è l’ultima opera inedita dell’artista, presentata al Forum Austriaco di Cultura per la prima volta. Qui la musica diventa parte integrante e costituente dell’esperienza estetica. Le note di una statua sonora accoglieranno il pubblico nelle sale, dove i colori dei costumi di Clarisse Praun-Maylunas verranno esaltati dalle note sublimi di Alice Michahelles. Un gioco di suoni e colori che dalle opere si riflette anche in un filmato in cui possiamo vedere l’artista stessa, all’inizio della propria carriera da costumista, ballare indossando un suo costume sulle note composte proprio per lei da Otto M. Zykan.

I costumi di Clarisse Praun-Maylunas si pongono quindi come sintesi concreta e tangibile fra colore e suono. L’artista svincola i propri costumi dal mero valore estetico e funzionale, arricchendoli di un messaggio storico-culturale che li rende autonomi e liberi di riecheggiare nella realtà, proprio come una dodecafonia a colori.

PROGRAMMA MUSICALE
Otto Zykan, Gelenkte Improvisation
Theresia Von Paradies, Sicilienne
Marianne Auenbrugger, Rondo
Alice Michahelles, Scherzo
Alice Michahelles, Fuoco

Clarisse PRAUN-MAYLUNAS

Clarisse PRAUN-MAYLUNAS

Clarisse Praun-Maylunas studia archeologia e danza a Vienna e Parigi e scenografia all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Lavora da più di 20 anni come scenografa e costumista, per teatro, opera, balletto e musical. Significative le collaborazioni con Karl Welunschek e il suo Wiener Ensemble in campo teatrale e quella con il compositore contemporaneo Otto M. Zykan. La vita la porta anche a Roma dove trascorre un lungo periodo creativo. Insegna all’Università di Musica e Arti Performative di Vienna continuando a dedicarsi alla sua arte con nuovi progetti creativi.
http://www.clarissemaylunas.com/

Irene SUCHY

Irene SUCHY

Irene Suchy studia musicologia, germanistica e pedagogia musicale a Vienna e a Tokyo. Lavora da più di vent’anni come redattrice musicale per la radio nazionale austriaca (Ö1). È lettrice all’Università per la musica e le arti interpretative di Vienna e di Graz, curatrice di mostre, moderatrice, drammaturga e letterata. Ha all’attivo molte pubblicazioni in campo musicale e la produzione di diverse CD. Nel 2010 è stata premiata con l’Ordine al Merito per la Repubblica Austriaca, nel 2011 con il Bank Austria Kunstpreis per il giornalismo culturale e nel 2013 con il premio Karl Renner per meriti particolari in cultura, società ed economia.
http://www.irenesuchy.org/joomla/

Alice MICHAHELLES

Alice MICHAHELLES

Alice Michahelles si diploma in pianoforte al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze. Suona come solista e in formazioni cameristiche in Europa, Medio Oriente e in Cile. E’ ospite frequente della Gesellschaft für Musiktheater di Vienna, dove nel 2008 esegue l’Integrale delle 48 Romanze senza parole di F. Mendelssohn. Nel 2010, in occasione del bicentenario di F. Chopin, esegue, sia in Italia che in Austria, l’integrale dei Preludi. Incide dal vivo per la Rai – Radio3 Suite e per la Rete Televisiva Nazionale Cilena. Docente di Pianoforte presso la Arts Academy di Roma, da alcuni anni svolge anche attività compositiva.

Wiener Staatsballett

Stadttheater Klagenfurt

Theatermuseum Klagenfurt