LA SCIA SOTTILE DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA SEQUENZA III | SEQUITUR_CALEIDOSCOPIA EXT.

©Nagl/Wintersberger/MONOCOLOR/Marian Essl

Con SEQUENZA III e SEQUITUR_CALEIDOSCOPIA EXT., presentate nell’appuntamento di Intonazione a cavallo tra estate e autunno 2019, le due interpreti protagoniste della serata si possono immaginare come due ricercatrici sulle tracce della figura a cui questo luogo è consacrato: Santa Caterina d’Alessandria. 

Ognuna delle due artiste ha una propria cifra stilistica – che sia la voce cantante o il corpo danzante – entrambe danno voce decisa, e allo stesso tempo delicata, a tutte le donne del mondo. Voce e danza si uniscono quindi in un dialogo inconsueto, vivace, contradittorio, quindi contemporaneo, con la Santa protettrice dell’Eremo.

 

SEQUENZA III | Luciano Berio
per voce  (1965)
Salome Kammer, voce

«La voce porta sempre con sé un eccesso di connotazioni. Dal rumore più insolente al canto più squisito, la voce significa sempre qualcosa, rimanda sempre ad altro da sé e crea una gamma molto vasta di associazioni. In Sequenza III ho cercato di assimilare musicalmente molti aspetti della vocalità quotidiana, anche quelli triviali, senza però per questo rinunciare ad alcuni aspetti intermedi e al canto vero e proprio.

Salome Kammer ©Christoph Hellhake

In Sequenza III l’enfasi è posta sul simbolismo sonoro di gesti vocali e talvolta visivi, sulle «ombre di significato» che li accompagnano, sulle associazioni e sui conflitti che essi suggeriscono.
Per questa ragione Sequenza III può anche essere considerata come un saggio di drammaturgia musicale la cui storia, in un certo senso, è il rapporto fra l’interprete e la sua stessa voce.» (nota di Luciano Berio) 

Sequenza III è stata scritta nel 1965 per Cathy Berberian.

 

 

Il breve testo modulare di Markus Kutter per Sequenza III:

Give me a few words for a woman
to sing a truth allowing us
to build a house without worrying before night comes

 

SEQUITUR_CALEIDOSCOPIA EXT.

Performance di danza con visualizzazioni ed elettronica dal vivo

Andrea Nagl, coreografia e danza
Monocolor (Marian Essl), visualizzazioni
Rafał Zalech, viola ed elettronica
Karlheinz Essl, composizione

Sequitur di Karlheinz Essl (scritto fra il 2008 e il 2010) è un ciclo in 14 parti per strumenti solisti ed elettronica dal vivo. Rimanda alle note Sequenze di Luciano Berio, in cui con grande virtuosismo i musicisti eseguono sui singoli strumenti tutte le possibili variazioni sonore.
Nella sua opera Essl sviluppa questo metodo, associando a ogni strumento una dimensione elettronica: durante l’esibizione è il musicista che integra dal vivo la parte strumentale, studiata nei minimi dettagli, attraverso un programma informatico creato ad hoc. Esso genera a sua volta un contrappunto elettronico determinato dall’interpretazione live.
In questo modo lo strumentista entra all’interno di una complessa rete relazionale, essendo egli stesso a impostare il computer.
Sulla scia emotiva e ideale di questa concezione, collaborano il media artist Marian Essl con le sue Visualizzazioni dell’esecuzione musicale e la danzatrice Andrea Nagl.
Questa versione di Sequitur IIIB e IVB di Essl (Sequitur_caleidoscopia ext.) dell’anno 2019, „ideata“ ovvero coreografata da Andrea Nagl, è nata, come afferma la stessa Nagl, dalla necessità interiore di trasferire l’esperienza musicale della ricezione della musica „nuova“, atonale, sul mezzo che le è proprio, la danza, e sulla coreografia.
Ne deriva un repertorio di articolazioni e gesti danzati, che si iscrive nella struttura musicale come in un caleidoscopio
Il corpo che danza agisce quasi come una voce aggiuntiva o come una traccia sonora: Il movimento è concepito come musica, la musica come movimento, entrambi si sovrappongono plasticamente nello spazio, come in una scultura.
In Sequitur_caleidoscopia ext., il rapporto del corpo che danza con il suo differimento digitale, ovvero le visualizzazioni grafiche, corrisponde a quello della viola con la frammentazione elettronica, ovvero i suoni generati dal vivo dal computer. Si forma così un caleidoscopio di informazioni acustiche e visuali. Movimento, suono e immagine si inseriscono nei reciproci intervalli, si aprono vicendevolmente spazi della comunicazione e creano un insieme che è molto più della somma delle singole parti.

 

cenni biografici

Andrea Nagl

Nata a Vienna nel 1975, dove lavora come danzatrice freelance, insegnante e coreografa, è ricercatrice nell’ambito della Tecnica Cranio-Sacrale e del Rilascio Somato Emozionale.
Ha studiato danza, in particolare danza contemporanea, a Vienna, Monaco, Colonia e New York. Si è interessata soprattutto di tecniche di rilascio e apprendimento somatico. Ha studiato a Vienna giornalismo, scienze della comunicazione e teoria del teatro.
Nagl lavora attivamente con il mezzo „video“ in contesti per lei rilevanti, occupandosi di problematiche quali Natura-Distruzione, Essere umano-Essere vivente-Macchina, Ricordo-Cervello-Identità. Insegna danza a professionisti e dilettanti e partecipa a progetti di formazione.

 

Rafał Zalech

Nato nel 1988 a Breslavia, Polonia. Ha studiato viola e composizione all’Università della Musica di Vienna, alla Yale University (USA) e a Breslavia.  Zalech lavora soprattutto nell’ambito della Neue Musik con i grandi compositori contemporanei. In qualità di compositore-inventore sviluppa le tecniche dei sensori per gli strumenti classici, allo scopo di stabilire un’interazione artistica fra strumento e mezzi elettronici. Partecipa come musicista da camera e solista ai più importanti festival mondiali di Neue Musik ed è membro di rinomate orchestre.

 

Marian Essl

Monocolor alias Marian Essl studia il rapporto fra suono e immagine, fra luce e spazio, allo scopo di creare realtà audiovisuali che coinvolgono tutti i sensi.
Essl ha studiato Tecnologia mediatica e Arti mediatiche sperimentali, attualmente frequenta lo studio di Arte mediatica e digitale all’Università delle scienze applicate di Vienna.

 

Karlheinz Essl

Nato nel 1960 a Vienna, dove ha studiato Scienze musicali e Storia dell’Arte all’Università, ha studiato inoltre composizione con Friedrich Cerha e musica elettroacustica con Dieter Kaufmann. Accanto al lavoro di compositore, media artist, electronic performer e maestro di composizione all’Università della Musica di Vienna, Essl sviluppa software generativi di composizione, progetti di improvvisazione, installazioni sonore, performance, progetti in rete e si esibisce come  improvvisatore e live-performer con strumenti a base informatica che egli stesso concepisce. 

(traduzione di Roberta Bergamaschi)

 

Promozione Santa Cecilia: Antonio Pappano dirige Bruckner 26.05.

lunedì 25 maggio ore 20.30
martedì 26 maggio ore 19.30

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore

Bruckner Sinfonia n. 8

Il concerto è dedicato al 40°anniversario di Amnesty International Italia: scopri le attività dell’organizzazione e partecipa al concerto con il 30% di sconto sul biglietto stampando questa newsletter e presentandola al botteghino dell’Auditorium Parco della Musica. Promozione valida per due persone.

L’Ottava Sinfonia di Bruckner è tra le più imponenti e grandiose di tutta la storia della musica. L’essere stata composta e rivista nell’arco di sei anni ci dice della complessità del lavoro ma questo non deve trarre in inganno. È l’abbondanza di idee e la loro gestione che tenne impegnato il compositore a lungo. Ecco perché la Sinfonia ci fa pensare ad un organismo che prende forma e si avvia al movimento, forse vi è rappresentata la finitezza dell’uomo davanti al creato, vi è detto del sentimento di devozione verso il divino, vi è la misura del contrasto tra l’infinitesimale e la vastità dell’universo. Forse nulla di tutto ciò. Sta di fatto che questa partitura immensa, questa cattedrale sonora di abbagliante forza espressiva si pone tra i grandi capolavori musicali di ogni epoca.

info e biglietti su www.santacecilia.it

25 maggio: Concerto del 40°di Amnesty International Italia

Nel 2015 Amnesty International Italia compie 40 anni. Un’idea forte, quella di Amnesty presto trasformatasi in una posizione vincente da quando, nel 1961, Peter Benenson, un avvocato inglese, prese a cuore e portò alla ribalta la vicenda di due studenti, condannati in Portogallo per aver fatto un brindisi alla libertà. La lotta di Benenson cambiò la sua vita e, in prospettiva, quella di milioni di persone. Da quel momento in poi singole persone, comuni cittadini, si organizzarono per trasformare la loro indignazione in azione concreta. Come Benenson aveva intuito, se ciascuno avesse trasformato la sua indignazione in azione con l’invio di una lettera alle autorità competenti, quelle lettere sarebbero state migliaia o decine di migliaia, cambiando destini apparentemente segnati. Dal 1975, i “militanti” dei diritti umani, i soci di Amnesty International Italia hanno contribuito a liberare buona parte degli oltre 50.000 prigionieri, rilasciati grazie alle azioni promosse.

www.amnesty.it

Per stampare la promozione
cliccare qui

GUSTAV MAHLER PIANO QUARTET – concerto

GUSTAV MAHLER PIANO QUARTET
Wolfgang David, violino
Yushan Li, viola
Wolfgang Panhofer, violoncello
Christopher Devine, Pianoforte

Come ultimo concerto della stagione estiva, il Forum Austriaco di Cultura Roma vi propone il Gustav Mahler Piano Quartet.

Un quartetto di recente formazione, che è nato in connessione alle manifestazioni in occasione dei 115 anni dalla nascita di Gustav Mahler. Per festeggiare la ricorrenza, nel 2010/11 l’associazione compositori austriaci (Österreichische Komponistenbund) e la società internazionale Gustav Mahler (Internationale Gustav Mahler Gesellschaft) bandirono un concorso e chiesero ai musicisti viennesi Wolfgang David, Yushan Li, Wolfgang Panhofer e Christopher Devine di valutare le duecento composizioni partecipanti al concorso. Una collaborazione produttiva e stimolante, che spinse i quattro strumentalisti a fondare un ensemble che rivolge la propria attenzione tanto alla musica tradizionale, quanto alle nuove composizioni.

Per il concerto di Roma, il Gustav Mahler Piano Quartet sceglie di affiancare ai quartetti per pianoforte e archi ottocenteschi di Schumann e Brahms, una composizione di Rainer Bischof scritta “in memoriam Anton von Webern”. Una scelta che promette di presentarci la musica da camera con caratteristiche proprie della tradizione artistica dell’ambiente di lingua tedesca dell’Ottocento. Un genere musicale che, come spiega il compositore Paul Hindemith, si riesce ad apprezzare appieno “in una sala molto piccola, in una stanza di soggiorno [dove] possiamo discernere chiaramente le linee melodiche più elaborate, le armonie più complesse e gli schemi ritmici più intricati, perché siamo in strettissima relazione spaziale con la fonte del suono. E inoltre gli strumenti e i cantanti possono far uso delle più raffinate sottigliezze di tecnica, perché nulla andrà perduto, e gli stessi esecutori possono comunicare le loro impressioni direttamente, come in una conversazione privata. Il compositore che scrive per tali condizioni gode della massima libertà possibile per sviluppare la propria tecnica nei campi più esoterici. Quasi ogni cosa ch’egli scrive ha probabilità d’essere presentata nitidamente e chiaramente percepita. Nulla di strano perciò che la musica da camera sia sempre stata il mezzo preferito per l’audacia tecnica, per quanto riguarda l’applicazione degli elementi musicali” (Paul Hindemith, “A Composer’s World”, 1952).

Gustav Mahler Piano Quartet
Formato nel 2011, il quartetto debutta al Carinthischer Sommer (Estate Carinziana), uno dei maggiori festival di musica austriaci. Il concerto venne trasmesso dalla tv di stato austriaca ORF.
Partecipa a due edizioni delle settimane musicali Gustav Mahler di Dobbiaco (Südtirol).
Nel 2013 il quartetto intraprende una tournée in Russia con concerti al conservatorio statale di Mosca “P. I. Čajkovskij” e nella cattedrale Smolny di San Pietroburgo.
http://www.gustavmahlerpianoquartet.com/

Vienna in musica (introduzione + concerto) 18.05.

Vienna in musica (introduzione + concerto) a maggio con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
 

Aurelio Canonici, direttore d’orchestra, compositore e divulgatore musicale perfezionatosi all’Accademia di Vienna, spiegherà e analizzerà anche attraverso esempi al pianoforte le meravigliose Sinfonie e i brani del ciclo “Vienna in musica“. Un’ideale preparazione all’ascolto semplice e coinvolgente, seguita subito dopo dai concerti con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da tre grandi bacchette internazionali.

ore 19.00 – introduzione all’ascolto – Museo degli Strumenti Musicali
ore 20.30 – concerto – Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Christoph Eschenbach direttore
Roberto Gonzalez Monjas violino
Simone Briatore viola

Mozart Il Flauto Magico: Ouverture
Mozart Sinfonia Concertante K 364
Shostakovich Sinfonia n. 5

Informazioni e prenotazioni:

Presentando questo VOLANTINO presso la biglietteria dell’Auditorium Parco della Musica

Sconto del 10% sull’acquisto di uno dei concerti proposti (un concerto + presentazione a partire da 26 euro)

Maggiori informazioni e prenotazioni direttamente all’indirizzo info@santacecilia.it

Logo Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Vienna in musica (introduzione + concerto) 11.05.

Vienna in musica (introduzione + concerto) a maggio con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Aurelio Canonici, direttore d’orchestra, compositore e divulgatore musicale perfezionatosi all’Accademia di Vienna, spiegherà e analizzerà anche attraverso esempi al pianoforte le meravigliose Sinfonie e i brani del ciclo “Vienna in musica“. Un’ideale preparazione all’ascolto semplice e coinvolgente, seguita subito dopo dai concerti con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da tre grandi bacchette internazionali.

ore 19.00 – introduzione all’ascolto – Museo degli Strumenti Musicali
ore 20.30 – concerto – Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Myung-Whun Chung direttore
Sophie Karthäuser soprano

Beethoven Sinfonia n. 2
Mahler Sinfonia n. 4 “La vita celestiale”

Informazioni e prenotazioni:

Presentando questo VOLANTINO presso la biglietteria dell’Auditorium Parco della Musica

Sconto del 10% sull’acquisto di uno dei concerti proposti
(un concerto + presentazione a partire da 26 euro)

Maggiori informazioni e prenotazioni direttamente all’indirizzo info@santacecilia.it

Logo Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Vienna in musica (introduzione + concerto) 04.05.

Vienna in musica (introduzione + concerto) a maggio con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Aurelio Canonici, direttore d’orchestra, compositore e divulgatore musicale perfezionatosi all’Accademia di Vienna, spiegherà e analizzerà anche attraverso esempi al pianoforte le meravigliose Sinfonie e i brani del ciclo “Vienna in musica“. Un’ideale preparazione all’ascolto semplice e coinvolgente, seguita subito dopo dai concerti con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da tre grandi bacchette internazionali.

ore 19.00 – introduzione all’ascolto – Museo degli Strumenti Musicali
ore 20.30 – concerto – Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Manfred Honeck direttore

Mozart Sinfonia n. 41 “Jupiter”
Mahler Sinfonia n. 1 “Titano”

Informazioni e prenotazioni:

Presentando questo VOLANTINO presso la biglietteria dell’Auditorium Parco della Musica

Sconto del 20% sull’acquisto di uno dei concerti proposti
(un concerto + presentazione a partire da 26 euro)

Sconto del 20% sull’acquisto dell’intero carnet
(3 concerti + 3 presentazioni a partire da 69 euro)

Maggiori informazioni e prenotazioni direttamente all’indirizzo info@santacecilia.it

Logo Accademia Nazionale di Santa Cecilia

L’amore oltre la morte – concerto cantato

Robert Wagner, tenore
Ilse Schumann, pianoforte
Color Quartet: Serkan Guerkan, violino / Roland Hölzl, violino / Giorgia Veneziano, viola / Konstantin Zelenin, violoncello

Un concerto in cui il tenore Robert Wagner, insieme a Ilse Schumann al pianoforte e il Color Quartet, ci presenterà in prima nazionale “Love Beyond Death” (L’amore oltre la morte), un viaggio musicale alla fine della vita e oltre.
In programma musiche di Erich Wolfgang Korngold, Ottorino Respighi e Ralph Vaughan Williams, arricchite dalle suggestive proiezioni video di Nathalie Stockert.
L’evento è promosso dal Forum Austriaco di Cultura di Roma con la collaborazione dell’ associazione Music Theatre International.

Logo MThI

Il tema dell’immortalità dell’anima e dell’amore, che sopravvive oltre la morte, è presente in molte culture, fin dall’antichità.
“Desiderare un amore infinito che vada oltre la tomba, sembra essere innato negli esseri umani, quasi per assicurarsi un posto nella memoria delle persone amate. Non è rilevante che tale prospettiva sia chiara od oscura, radicata nella tradizione tribale o negli insegnamenti della chiesa; basata più o meno su fondamenti scientifici.” spiega Roxane Assaf, Professoressa di Letteratura all’Università di Chicago e amica del tenore Robert Wagner, “La preoccupazione di quello che accade dopo la morte è comunque rilevante oggi, quanto lo era in tempi remoti.”
“Love Beyond Death” comprende la prima registrazione assoluta delle Canzoni d’addio di Korngold, tradotte e cantate in lingua inglese. Durante il concerto verrà proiettata la traduzione in italiano dei testi in elegante alternanza con immagini di diverse ambientazioni austriache.

Robert Wagner (tenore)
Robert Wagner
Nato a New Orleans (USA), vive attualmente a Vienna e si esibisce prevalentemente in Europa. Gli studi iniziati con canto classico e jazz per contrabbasso alla Loyola University di New Orleans proseguono grazie a borse di studio all’Istituto di musica “Curtis” a Philadelphia e alla Scuola di musica Juilliard, dove ha studiato con Boris Goldovsky e i suoi successori. Dopo essersi laureato, su consiglio di Anna Moffo e Carlo Bergonzi, modifica la sua voce da baritono a tenore. Fra le numerose esibizioni si ricordano quelle all’Opera di New Orleans, all’Opera Company di Philadelphia, presso il Pennsylvania Opera Theatre e la Harrisburg Opera Company e nell’Oratorium con la New York Choral Arts Society. Ha cantato per Papa Giovanni Paolo II e per la famiglia Kennedy. In Europa ha partecipato al Festival Internazionale di Verdi a Busseto e ha fatto il suo debutto all’Opera Bastille di Parigi. Regolari le esibizioni a Vienna, sia al Teatro dell’Opera, che alla Volksoper, come anche ai Seefestspiele di Mörbisch e ai Salzburger Festspiele.

Ilse Schumann (pianoforte)
Ilse Schumann
Nata a Città del Capo (Sudafrica) dove si è formata all’Università e alla Royal School of Music. Come solista si è esibita alla Johannesburg Symphony Orchestra e alla National Symphony Orchestra. Ha proseguito gli studi in musica da camera e accompagnamento liederistico presso il conservatorio di Vienna (Konservatorium Wien Privatuniversität). A Vienna lavora come pianista accompagnatrice e insegna sia al conservatorio (1990-2002) che all’Università di Musica e Arti Performative. La carriera concertistica la vede impegnata in tutto il mondo accanto a cantanti lirici e in diverse formazioni. Suona regolarmente con l’ensemble di musica contemporanea “Die Reihe” e il “Johann Strauss Ensemble” di Vienna.

Color Quartet (quartetto d’archi)
Color Quartet
Gradita novità della scena musicale internazionale, Il Color Quartet è una formazione cameristica composta da Serkan Guerkan al primo violino (Turchia), Roland Hölzl al secondo violino (Austria), Giorgia Veneziano alla viola (Italia) e Konstantin Zelenin al violoncello (Bielorussia). Musicisti di nazionalità diverse, giovani e dinamici, interessati a interpretare partiture poco conosciute e inedite, si presentano con un buon repertorio classico.

Concerto-Ritratto Peter Ablinger e Beat Furrer con Giulia Peri (soprano), Emanuele Torquati (pianoforte) e Manuel Zurria (flauto)

Giulia Peri, Emanuele Torquati e Manuel Zurria in un concerto-ritratto su Peter Ablinger e Beat Furrer, due compositori contemporanei di rilievo internazionale della scena austriaca. Il programma è stato concordato con gli stessi compositori che, presenti in sala, avranno modo di commentare le proprie partiture insieme ai musicisti.

Di seguito alcune note all’ascolto proposte dai musicisti italiani:

Voices and piano di Peter ABLINGER, opera iniziata nel 1998 ma tuttora aperta, comprende una galleria di ritratti musicali di personaggi celebri o meno famosi. Le voci sono affidate alla parte elettronica mentre al pianoforte è riservato un ruolo concertante, non di puro e semplice accompagnamento della traccia vocale. Ablinger ha pensato questa raccolta come un vero e proprio ciclo di Lieder, ove il ruolo del cantante è affidato alla traccia elettronica.

Da Pasolini ad Apollinaire, passando per la prima donna scesa sulla luna Valentina Tereshkova e l’attrice Hanna Schygulla, la serie risulta nell’insieme come una colorata e sorprendente collezione di istantanee della durata variabile tra i 2 e i 5 minuti, che sfiora complessivamente le tre ore di musica. La selezione presentata dal pianista Emanuele Torquati, interprete dell’elezione del ciclo dopo la prima collaborazione col compositore, avvenuta al Centro di sperimentazione del Teatro Colon di Buenos Aires, include una decina di brani tra cui un pezzo recente dedicato ad Anna Magnani.

I tre lavori di Beat FURRER in programma appartengono a fasi diverse dell’evoluzione di questo compositore: Voicelessness – The Snow has no Voice è del 1986, Presto, per flauto e pianoforte, del 1997 e Invocation VI per voce e flauto basso del 2003. La sua musica possiede la rara capacità di unire “pancia e cervello”, nel senso che la struttura formale che sottintende queste composizioni è frutto di un lavoro concettuale radicale e rigoroso. Questo però non implica minimamente la forza della “passione”, gelida e oggettiva, che trasuda in questi lavori con grande evidenza. Il controllo dell’articolazione, la capacità di frammentazione della linea vocale, il gioco a incastro del Presto (quasi un moderno Hoquetus che pone, propone e rimbalza in mille sfaccettature), il gusto manieristico della scrittura di Voicelessness, la frammentazione esplosiva dei due interpreti di Invocation VI, costantemente sottoposti a un controllo e ad una perdita di controllo delle proprie capacità, sempre sul filo dell’umanamente possibile. Questo gioco a sorprendere è forse la caratteristica più affascinante di Beat Furrer, la sua estrema lucidità, il controllo esemplare nella scrittura, complessa ma allo stesso tempo trasparente.

IL TRIO

Giulia PERI (soprano)
Foto Giulia Peri
studia canto corale e violino alla Scuola di musica di Fiesole ed esordisce nel canto come voce bianca solista sotto la direzione di Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Daniel Oren per il Maggio Musicale Fiorentino. Allieva di Stephen Woodbury, canta come soprano in tutta Europa in contesti di rilievo internazionale. Collabora con gruppi di musica antica e di canto e si dedica inoltre con passione alla musica del Novecento e contemporanea. Nel 2014 si ricorda l’impegno per MITO SettembreMusica insieme a Beat Furrer e all’Orchestra Nazionale della Rai e l’esibizione ne “Il sogno di una cosa”, opera di Mauro Montalbetti e Marco Baliani, di scena al Piccolo di Milano per il quarantennale della strage di Piazza della Loggia. Invitata da Carlo Boccadoro, ha partecipato al festival milanese di Sentieri selvaggi, uno degli ensemble di musica contemporanea di maggior rilievo internazionale. In memoria di Primo Levi, esegue in duo con il pianista Gregorio Nardi, diversi programmi di propria ideazione a coprire il panorama della cultura musicale ebraica dall’Ottocento fino alle opere composte nel cuore dei Lager nazisti.

Emanuele TORQUATI (pianoforte)
Foto Emanuele Torquati
suona regolarmente nei più importanti centri musicali europei, come anche in Canada, America e Africa, con esecuzioni tramesse da numerose emittenti europee. La sua attività concertistica trova il sostegno di prestigiose istituzioni in Italia, Austria, Germania, Francia, Inghilterra e Canada. Fra i CD si ricordano l’integrale dell’opera di Albert Roussel in “Promenade Sentimentale” (doppio CD) e l’integrale pianistica dell’austriaco Alexander Zemlinsky per Brilliant Classics, come anche l’uscita in prima assoluta con Samy Moussa per COL LEGNO. In duo con il violoncellista Francesco Dillon, tre CD di rarità schumanniane e l’integrale delle opere di Franz Liszt. Numerose le esecuzioni in prima assoluta di opere cameristiche e per pianoforte solo, come anche le collaborazioni con artisti e compositori di primo piano, fra cui anche Beat Furrer e Peter Ablinger. Attivo in campo didattico con masterclass in Italia, Irlanda, Stati Uniti e Argentina. Dal 2010 è direttore artistico della stagione di musica contemporanea “music@villaromana” di Firenze.
www.emanueletorquati.com/

Manuel ZURRIA (flauti)
Foto Manuel Zurria
collabora con alcuni tra i più importanti compositori italiani, come Francesco Pennisi, Sylvano Bussotti e Adriano Guarnieri, presentandone lavori in prima assoluta. Recenti le collaborazioni con Arvo Pärt, Philip Glass, Terry Riley e Alvin Curran. Yan Maresz, James Saunders e l’austriaco Bernhard Lang fra i compositori che hanno scritto nuove partiture per il suo flauto. Fortemente attratto dal minimalismo, la summa delle sue esperienze è raccolta in REPEAT!, il triplo CD uscito nel 2008 con l’etichetta Die Schachtel. Del 2009 Niagara, il cd monografico della BMC, con musiche di László Sáry e Musica Falsa per Megadisc, con opere del compositore lituano Rytis Mazulis. Tra gli ultimi lavori si ricordano Loops4ever e JOY FLASHINGS, frutto di una lunga collaborazione con il compositore americano Philip Corner.

Concerto Raskin & Fleischmann

Il violino di Philippe Raskin e il pianoforte di Johannes Fleischmann in un concerto che toccherà le note di Bach, Brahms e Strauss, fino ai brani del compositore austriaco contemporaneo Paul Hertel.

Logo Conservatorio San Pietro a Majella

Ulteriori dettagli verranno pubblicati successivamente …