Con SEQUENZA III e SEQUITUR_CALEIDOSCOPIA EXT., presentate nell’appuntamento di Intonazione a cavallo tra estate e autunno 2019, le due interpreti protagoniste della serata si possono immaginare come due ricercatrici sulle tracce della figura a cui questo luogo è consacrato: Santa Caterina d’Alessandria.
Ognuna delle due artiste ha una propria cifra stilistica – che sia la voce cantante o il corpo danzante – entrambe danno voce decisa, e allo stesso tempo delicata, a tutte le donne del mondo. Voce e danza si uniscono quindi in un dialogo inconsueto, vivace, contradittorio, quindi contemporaneo, con la Santa protettrice dell’Eremo.
SEQUENZA III | Luciano Berio
per voce (1965)
Salome Kammer, voce
«La voce porta sempre con sé un eccesso di connotazioni. Dal rumore più insolente al canto più squisito, la voce significa sempre qualcosa, rimanda sempre ad altro da sé e crea una gamma molto vasta di associazioni. In Sequenza III ho cercato di assimilare musicalmente molti aspetti della vocalità quotidiana, anche quelli triviali, senza però per questo rinunciare ad alcuni aspetti intermedi e al canto vero e proprio.
In Sequenza III l’enfasi è posta sul simbolismo sonoro di gesti vocali e talvolta visivi, sulle «ombre di significato» che li accompagnano, sulle associazioni e sui conflitti che essi suggeriscono.
Per questa ragione Sequenza III può anche essere considerata come un saggio di drammaturgia musicale la cui storia, in un certo senso, è il rapporto fra l’interprete e la sua stessa voce.» (nota di Luciano Berio)
Sequenza III è stata scritta nel 1965 per Cathy Berberian.
Il breve testo modulare di Markus Kutter per Sequenza III:
Give me a few words for a woman
to sing a truth allowing us
to build a house without worrying before night comes
SEQUITUR_CALEIDOSCOPIA EXT.
Performance di danza con visualizzazioni ed elettronica dal vivo
Andrea Nagl, coreografia e danza
Monocolor (Marian Essl), visualizzazioni
Rafał Zalech, viola ed elettronica
Karlheinz Essl, composizione
Sequitur di Karlheinz Essl (scritto fra il 2008 e il 2010) è un ciclo in 14 parti per strumenti solisti ed elettronica dal vivo. Rimanda alle note Sequenze di Luciano Berio, in cui con grande virtuosismo i musicisti eseguono sui singoli strumenti tutte le possibili variazioni sonore.
Nella sua opera Essl sviluppa questo metodo, associando a ogni strumento una dimensione elettronica: durante l’esibizione è il musicista che integra dal vivo la parte strumentale, studiata nei minimi dettagli, attraverso un programma informatico creato ad hoc. Esso genera a sua volta un contrappunto elettronico determinato dall’interpretazione live.
In questo modo lo strumentista entra all’interno di una complessa rete relazionale, essendo egli stesso a impostare il computer.
Sulla scia emotiva e ideale di questa concezione, collaborano il media artist Marian Essl con le sue Visualizzazioni dell’esecuzione musicale e la danzatrice Andrea Nagl.
Questa versione di Sequitur IIIB e IVB di Essl (Sequitur_caleidoscopia ext.) dell’anno 2019, „ideata“ ovvero coreografata da Andrea Nagl, è nata, come afferma la stessa Nagl, dalla necessità interiore di trasferire l’esperienza musicale della ricezione della musica „nuova“, atonale, sul mezzo che le è proprio, la danza, e sulla coreografia.
Ne deriva un repertorio di articolazioni e gesti danzati, che si iscrive nella struttura musicale come in un caleidoscopio.
Il corpo che danza agisce quasi come una voce aggiuntiva o come una traccia sonora: Il movimento è concepito come musica, la musica come movimento, entrambi si sovrappongono plasticamente nello spazio, come in una scultura.
In Sequitur_caleidoscopia ext., il rapporto del corpo che danza con il suo differimento digitale, ovvero le visualizzazioni grafiche, corrisponde a quello della viola con la frammentazione elettronica, ovvero i suoni generati dal vivo dal computer. Si forma così un caleidoscopio di informazioni acustiche e visuali. Movimento, suono e immagine si inseriscono nei reciproci intervalli, si aprono vicendevolmente spazi della comunicazione e creano un insieme che è molto più della somma delle singole parti.
cenni biografici
Andrea Nagl
Nata a Vienna nel 1975, dove lavora come danzatrice freelance, insegnante e coreografa, è ricercatrice nell’ambito della Tecnica Cranio-Sacrale e del Rilascio Somato Emozionale.
Ha studiato danza, in particolare danza contemporanea, a Vienna, Monaco, Colonia e New York. Si è interessata soprattutto di tecniche di rilascio e apprendimento somatico. Ha studiato a Vienna giornalismo, scienze della comunicazione e teoria del teatro.
Nagl lavora attivamente con il mezzo „video“ in contesti per lei rilevanti, occupandosi di problematiche quali Natura-Distruzione, Essere umano-Essere vivente-Macchina, Ricordo-Cervello-Identità. Insegna danza a professionisti e dilettanti e partecipa a progetti di formazione.
Rafał Zalech
Nato nel 1988 a Breslavia, Polonia. Ha studiato viola e composizione all’Università della Musica di Vienna, alla Yale University (USA) e a Breslavia. Zalech lavora soprattutto nell’ambito della Neue Musik con i grandi compositori contemporanei. In qualità di compositore-inventore sviluppa le tecniche dei sensori per gli strumenti classici, allo scopo di stabilire un’interazione artistica fra strumento e mezzi elettronici. Partecipa come musicista da camera e solista ai più importanti festival mondiali di Neue Musik ed è membro di rinomate orchestre.
Marian Essl
Monocolor alias Marian Essl studia il rapporto fra suono e immagine, fra luce e spazio, allo scopo di creare realtà audiovisuali che coinvolgono tutti i sensi.
Essl ha studiato Tecnologia mediatica e Arti mediatiche sperimentali, attualmente frequenta lo studio di Arte mediatica e digitale all’Università delle scienze applicate di Vienna.
Karlheinz Essl
Nato nel 1960 a Vienna, dove ha studiato Scienze musicali e Storia dell’Arte all’Università, ha studiato inoltre composizione con Friedrich Cerha e musica elettroacustica con Dieter Kaufmann. Accanto al lavoro di compositore, media artist, electronic performer e maestro di composizione all’Università della Musica di Vienna, Essl sviluppa software generativi di composizione, progetti di improvvisazione, installazioni sonore, performance, progetti in rete e si esibisce come improvvisatore e live-performer con strumenti a base informatica che egli stesso concepisce.
(traduzione di Roberta Bergamaschi)