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Concerto: Verena Stourzh (violino), Franz Ortner (violoncello) e Francesco Prode (pianoforte)

Concerto: Verena Stourzh (violino), Franz Ortner (violoncello) e Francesco Prode (pianoforte)

25 Novembre 2015 | 20:30 - 22:30
Roma – Forum Austriaco di Cultura, Viale Bruno Buozzi 113

Il Forum Austriaco di Cultura Roma ospita un concerto per pianoforte, violino e violoncello con brani di Ivan Eröd, Gottfried von Einem, Federico Gardella, György Ligeti, Karlheinz Stockhausen e Bohuslav Martinu. Il concerto è parte del programma del 52° festival della musica contemporanea di Nuova Consonanza, appuntamento annuale della capitale che costituisce ormai un punto di riferimento nella promozione della creatività musicale contemporanea.

In programma anche un brano per violoncello e pianoforte di Federico Gardella che, presente in sala, introdurrà la propria composizione.

Di seguito una breve nota all’ascolto del compositore:

Immaginare la memoria come un’anamorfosi del tempo, come un luogo in cui la forma degli oggetti risenta, nel ricordo, della distanza che li separa da noi; e così, la forma delle cose diventa il momento di sintesi che ci parla della vita di quegli oggetti, delle loro “storie”. Ma si tratta di un racconto sincronico (verticale) in cui la memoria, per cogliere il susseguirsi degli eventi, si pone al di fuori del tempo. Osservare il tempo, come il monaco nel dipinto di Friedrich osserva il mare, studiarne le pieghe, verificarne le increspature: è così che, in queste “Memorie di tempesta” (per violoncello e pianoforte), ho cercato di declinare il rapporto tra forma e memoria, tra il tempo e la dimensione atemporale del ricordo. Ma ogni musica è pensata, nella mente di chi la scrive, in un luogo preciso (reale o immaginario): una tempesta in lontananza, è questo lo spazio in cui, per me, questa musica risuona.” (Federico Gardella)

 

Programma

Ivan Eröd                                 Hommage à Beethoven (1977)

(*1936)                                      rapsodia per violoncello solo sul tema della Sonata op.102

                                                  di Ludwig van Beethoven

Gottfried von Einem                Ollapotrida (1993)

(1918-1996)                              7 studi per violino solo op.101

Federico Gardella                    Memorie di tempesta (2015)

(*1979)                                       per violoncello e pianoforte

György Ligeti                          Sonata (1948-1953)

(1923-2006)                              per violoncello solo

                                                 1. Dialogo (Adagio, rubato, cantabile)

                                                 2. Capriccio (Presto con slancio)

Karlheinz Stockhausen          Klavierstück IX (1961)

(1928-2007)                              per pianoforte

Bohuslav Martinů                    Duo n.1 (1927)

(1890-1959)                              per violino e violoncello

                                                  1. Preludium – Andante moderato

                                                  2. Rondo – Allegro con brio

Cenni biografici dei musicisti:

Verena Stourzh (violino) si diploma al conservatorio di Vienna nel 1993 studiando con Alexander Arenkov e conseguendo il diploma per insegnamento nel 1989. Dal 1993 è parte del Wiener Kammerorchester, dal 1998 al 2010 suona nel Haydn Trio Eisenstadt e dal 2011 nel TrioVanBeethoven. Gli impegni concertistici la portano nei cinque continenti. Nel 2009, in occasione del bicentenario della morte di Haydn è in tournée mondiale con 157 concerti. Attiva con masterclass a Montréal, Glasgow, Tirana, Kiew e Vienna. Sul mercato discografico è presente con ca. 45 CD fra cui si ricordano la serie completa dei trio per pianoforte di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, come anche la serie completa dei Lieder Scozzesi di Haydn. In uscita per l’etichetta discografica austriaca Gramola, in formazione con il TrioVanBeethoven la serie completa dei trio per pianoforte di Ludwig van Beethoven, già in commercio i primi due volumi. Verena Stourzh suona un violino di Carlo Ferdinando Landolfi del 1770.

Franz Ortner (violoncello) si laurea nel 2004 con il Prof. Wolfgang Herzer presso l’Università di Musica e Arti Interpretative di Vienna e prosegue gli studi all’università Berlino. Fra i riconoscimenti si ricordano il concorso internazionale Brahms nel 2004, il Gradus ad Parnassum nel 2005 e la borsa di studio presso la Lucerne Festival Academy nel 2006/2007. Dal 2006 al 2009 è violoncello solista del Metropolitan Chamber Orchestra di Lisbona, dal 2009 al 2014 primo violoncello del Esbjerg Ensembles e dal 2013 parte del TrioVanBeethoven. Gli impegni concertistici lo portano a suonare in tutta Europa. Nel 2010 esce un suo CD con brani di Brahms, Fuchs, Kirchner e Schumann e nel 2011 uno con il concerto per violoncello di Antonin Dvořák. In uscita per l’etichetta discografica austriaca Gramola, in formazione con il TrioVanBeethoven la serie completa dei trio per pianoforte di Ludwig van Beethoven, già in commercio i primi due volumi. Franz Ortner suona un violoncello di Jean-Baptiste Vuillaume del 1856.

Francesco Prode (pianoforte) si dedica al contemporaneo dal 2005, quando collabora con Karlheinz Stockhausen a Kuerten. Musicista rivelazione della Biennale Musica di Venezia 2014, è definito dalla critica nazionale e internazionale “simbolo della nuova musica”. Nel giugno 2014 è il pianista ufficiale del New York City Electronic Music Festival. In Italia e in Europa lavora attivamente con compositori del calibro di Ivan Fedele, Denis Smalley, Marco Stroppa, Mark Andre, Alessandro Solbiati, Martino Traversa, Riccardo Panfili, Colombo Taccani. Suona per le maggiori istituzioni musicali in Italia, Finlandia, Albania, USA, ecc. Le sue interpretazioni sono trasmesse da WDR 3, Radio 3 Suite, Radio Vaticana, Radio Cemat. Tra le prime esecuzioni, si ricorda la prima mondiale di 2×5 e City Life di Steve Reich al Parco della Musica di Roma. Radio Vaticana gli dedica due puntate nella trasmissione Diapason andata in onda a livello mondiale per la sua interpretazione della Grande Sonata op 11 di Robert Schumann, insieme all’esecuzione di “Controra” di Giorgio Colombo Taccani, scritta appositamente per lui, e “Resistere³” di Marcello Filotei.