Da straniero inizio il cammino – Schubert l’ultimo anno

Il nuovo libro di Sandro Cappelletto, edito da Accademia Perosi – onlus, verrà presentato a Roma mercoledì 28 gennaio presso la Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana.

 

Gli ultimi mesi della breve vita di Franz Schubert, “il più ardito e libero di spirito di tutti i musicisti moderni”, come lo ha definito Robert Schumann, raccontati dalla penna di Sandro Cappelletto,

con la postfazione di Azio Corghi. Allegato al libro, il cd del Quintetto con due violoncelli op. 163,

registrato dal Quartetto Perosi e Stefano Blanc.

 

Interverranno, oltre all’autore, Matteo D’Amico e Christoph Meran

con Marco Scolastra al pianoforte.

 

Book trailer: https://www.youtube.com/watch?v=XADjKHsVyH8

Arnold Schönberg sosteneva che con l’opera di Schubert giunge a conclusione “il periodo classico” della nostra storia della musica. Lo ricorda il compositore Azio Corghi nella postfazione a Da straniero inizio il cammino. Schubert, l’ultimo anno, il nuovo libro dello scrittore e giornalista Sandro Cappelletto, il terzo edito da Accademia Perosi – onlus, uscito a fine ottobre 2014, che verrà presentato in prima romana mercoledì 28 gennaio alla Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118) alle ore 18. Oltre all’autore, interverranno Matteo D’Amico, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana, Christoph Meran, direttore del Forum Austriaco di Cultura, e il pianista Marco Scolastra che eseguirà alcune brani per pianoforte di Schubert.

Dal rapporto con Beethoven a quello con i tanti amici e la famiglia, dalle ristrettezze economiche alla malattia, Sandro Cappelletto racconta nelle oltre 200 pagine del libro l’ultimo anno di vita di Franz Schubert, servendosi anche di numerosi documenti mai finora pubblicati in italiano. Il racconto prende avvio a Vienna il 26 marzo 1828, primo anniversario della morte di Beethoven. Quella sera, gli amici fanno dono a Franz di un concerto interamente dedicato alla sua musica: è il primo e rimarrà l’unico. Il compositore è un trentenne malato al quale restano da vivere meno di otto mesi. Una corsa contro il tempo, un’incontenibile ansia creativa si stagliano sullo sfondo di una profonda scissione tra pubblico riconoscimento e privata grandezza di artista. È il periodo che vedrà nascere alcune tra le sue opere più alte, destinate a rimanere a lungo sconosciute al pubblico e agli stessi musicisti: “La sola creazione di tali capolavori in quell’arco di tempo sembra incredibile, ma la qualità dell’ispirazione, della magia, è miracolosa e supera ogni spiegazione”, ha scritto Benjamin Britten. Ma la ricezione della musica schubertiana rimarrà a lungo confinata a pochi titoli, facendo prevalere un’immagine assai limitata del suo genio creativo, mentre verrà messa in atto una vera e propria falsificazione di alcuni aspetti della sua vita privata.

L’attività editoriale è uno dei fiori all’occhiello dell’Accademia Perosi di Biella. Insieme alla stagione concertistica, i corsi accademici e pre-accademici, le masterclass e l’istituto di base, la casa editrice è segno tangibile dell’impegno a tutto tondo nella divulgazione artistica e musicale nel nostro Paese.

SANDRO CAPPELLETTO. Scrittore e storico della musica, Sandro Cappelletto è nato a Venezia nella seconda metà del Novecento. Autore di testi teatrali e di teatro musicale, di programmi radiofonici e televisivi, è Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, di cui è stato direttore artistico. Giornalista professionista, scrive per il quotidiano La Stampa. Tra le sue pubblicazioni, la prima biografia critica di Farinelli (La voce perduta, EDT 1995), un’inchiesta sulle fondazioni liriche italiane (Farò grande questo teatro!, EDT 1996) e La notte delle dissonanze, racconto del misterioso Adagio introduttivo del Quartetto K 465 di Mozart (EDT 2006). Per la Storia del Teatro (Einaudi 2001) ha scritto il saggio Inventare la scena. Con Accademia Perosi – onlus ha già pubblicato Mozart, la prima biografia italiana, con la prefazione ai cenni biografici di Pietro Lichental (2006) e Messiaen l’angelo del tempo (2007).

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I concerti dell’Aula Magna – Concerto Gabriele Carcano – pianoforte

Un programma scelto dagli abbonati della IUC con tre splendide sonate

Mozart Sonata in fa maggiore K 332

Schubert Sonata in la minore D 784

Brahms Sonata n. 3 in fa minore op. 5

“…e il programma lo scegliete voi!”… così si legge sul cartellone della IUC alla data del 25 ottobre e gli abbonati di questa 70a stagione hanno scelto il programma che il talentuoso pianista Gabriele Carcano eseguirà per loro:

sonate di Mozart e Schubert,

due compositori austriaci

tra i più amati dal pubblico, e al termine del programma una sonata di Brahms.

Riprende una formula già sperimentata con successo dalla stessa istituzione, intitolata “…e il programma lo scegliete voi!“. Gli abbonati hanno infatti potuto scegliere il programma tra i due proposti dal pianista Gabriele Carcano: la loro preferenza è andata al programma con musiche di Mozart (Sonata in fa maggiore K 332), Schubert (Sonata in la minore D 784) e Brahms (Sonata n. 3 in fa minore op. 5), mentre l’altro programma proposto prevedeva Bach, Schoenberg e Brahms.

Nato a Torino nel 1985, Gabriele Carcano si è diplomato al Conservatorio della sua città a soli 17 anni e si è poi perfezionato al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi col grande Aldo Ciccolini. Il pubblico dell’Aula Magna l’ha conosciuto giovanissimo, quando suonò con brevissimo preavviso per una sostituzione improvvisa: fu un concerto veramente emozionante!

L’ha poi riascoltato altre volte, negli anni in cui si è trasferito a Parigi e Berlino per ampliare i propri orizzonti e lo riascolta ora che ha raggiunto una maturità interpretativa rara per la sua età.

Negli ultimi anni, Carcano ha ottenuto nuovi riconoscimenti, tra cui la vittoria dell’ambito Borletti Buitoni Trust Fellowship, che lo ha inserito tra i giovani talenti più in vista della scena musicale internazionale, facendogli ottenere un immediato invito da parte di Mitsuko Uchida al festival di Marlboro, il più prestigioso festival americano di musica da camera, dove da allora è tornato tutti gli anni.

Dopo il suo debutto nella prestigiosa Herkulessaal di Monaco di Baviera la critica tedesca ha scritto di lui: “Alta precisione, bella gradazione della dinamica, eleganza, accenti di buon gusto, pedale misurato” (Suddeusche Zeitung).

 

ANCORA DISPONIBILI FINO A VENERDì 12 DICEMBRE GLI ABBONAMENTI

PER LA STAGIONE 2014-15! Venite a trovarci alla IUC in

Lungotevere Flaminio 50

dal lun. al ven. ore 10-13 / 14-17 chiuso il martedì

Per Informazioni & Botteghino:
INFO 06 3610051-2
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it