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Soirée Ingeborg Bachmann

Soirée Ingeborg Bachmann

11 Novembre 2016 | 20:00 - 21:30
Roma – Forum Austriaco di Cultura, Viale Bruno Buozzi 113
Foto: © Garibaldi Schwarze

 

Parole, immagini e suoni per ricordare il 90. anniversario dalla nascita di Ingeborg Bachmann, una delle maggiori autrici di lingua tedesca del XX secolo.

Una mostra con gli scatti di Garibaldi Schwarze, curata dalle editrici della Bachmann, Christine Koschel e Inge von Weidenbaum, e un exkursus del musicologo e autore Cesare Mazzonis, che presenta Ingeborg Bachmann attraverso suoi testi e libretti, musicati dal compositore tedesco Hans Werner Henze. Legge Marisa Tanzini.

Una serata in cui ripercorrere l’ultimo ventennio della scrittrice austriaca, che trova in Italia un habitat a lei congeniale, e nel Maestro Henze un animo affine con cui portare avanti uno scambio intellettuale in equilibrio fra opera, vita e amore.

Quando nel 1953 l’autrice austriaca Ingeborg Bachmann si trasferisce in Italia, la sua decisione viene interpretata come il romantico desiderio di andare in Italia di una poetessa trasognata e apolitica, che aveva fatto parlare di sé fin dalla partecipazione con la propria lirica a un incontro del noto „Gruppo 47”. Il suo saggio, Quel che ho visto e udito a Roma, uscito nel 1955 per la rivista tedesca „Akzente“, documenta il contrario, mostrando il punto di vista di una scrittrice con coscienza storica, che riflette costantemente tanto i segni utopici di una storia pacifica mai compiuta, quanto le tracce occultate di violenza e oblio.

La vita romana di Ingeborg Bachmann, una quotidianità fatta di sorrisi e stupore, viene svelata dalle immagini di grande formato di Garibaldi Schwarze: ritratti in cui la scrittrice austriaca sorride, legge, fuma, fa la spesa, compra il giornale e passeggia per Roma.

Ma la Bachmann non è l’unica a scegliere l’Italia: il compositore tedesco Hans Werner Henze si trasferisce a Ischia lo stesso anno. I due si conoscono un anno prima, proprio a un incontro del “Gruppo 47”: “Tra le molte personalità illustri che si erano riunite quel giorno, vi erano quasi esclusivamente uomini […]. Ma era presente anche un essere incantevole, con grandi occhi magnifici, ciglia tremanti e mani splendide, la cui aura emanava sensibilità, la qualità in persona, una creatura di pura grazia e fascino, come se fosse nata da un usignolo” (H.W. Henze, Canti di viaggio. Una vita, il Saggiatore 2005). Da questo primo incontro nasce un’amicizia intensa e un’alleanza di affetti, un’intesa civile e politica. Un ventennio di vicinanza e convivenza, che ha portato alle collaborazioni professionali per: Der Idiot (balletto-pantomima 1953), Die Zikaden (radiodramma, 1955), Nachtstücke und Arien (1957), Der Prinz von Homburg (opera, 1960), Der junge Lord (opera, 1965), Lieder von einer Insel (1967). Un sodalizio artistico, intellettuale e umano che è bello ricordare con le parole di Hans Werner Henze: “Un po’ di fortuna di quella che non gocciola dalle grondaie intellettuali e non va a finire in fauci intellettuali, un po’ di gioia delicata e di amore, forse, su una terra molto fredda sconosciuta e incontaminata, piccoli miracoli di bellezza e di purezza, non può essere che un bene per chi voglia lavorare” (luglio 1953).

La corrispondenza fra Ingeborg Bachmann e Hans Werner Henze è pubblicata a cura di Hans Höller nel 2004 in lingua tedesca (Ingeborg Bachmann – Hans Werner Henze. Briefe einer Freundschaft, Piper Verlag) e nel 2008 in italiano per la traduzione di Francesco Maione (Ingeborg Bachmann – Hans Werner Henze. Lettere da un’amicizia, EDT).

La mostra è visitabile dal 14 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00.

cenni biografici

Ingeborg Bachmann (1926-1973), narratrice e poetessa fra le più apprezzate del secondo novecento, è nata a Klagenfurt nel 1926, e già nel 1953 ha raggiunto una larga notorietà con la raccolta di poesie Die gestundete Zeit (Il tempo dilazionato in Poesie, Parma 1987). Ha vinto i premi più importanti per la letteratura tedesca, fra cui il Büchner. Ha vissuto a Monaco, Berlino, Zurigo, e per lunghi periodi a Roma, dove è morta nel 1973. In italiano sono tradotte molte sue opera, fra cui: Malina (Milano 1973), Il trentesimo anno (Milano 1963), Il caso Franza (Milano 1988), Libro del deserto (Napoli 1999).

Hans Werner Henze (1926-2012), fra i compositori tedeschi contemporanei più prolifici e di successo, si trasferisce in Italia nel 1959 sviluppando un proprio linguaggio musicale caratterizzato da una sensibilità italiana per la vita.  Il catalogo delle sue opere comprende tutti i generi musicali. Fonda il „Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano“ e la „Münchener Biennale-Internationales Festival für Neues Musiktheater“. Fra le numerose onorificenze si ricordano: il „Praemium Imperiale“ dell’imperatore del Giappone, la Gran Croce al merito con placca della Repubblica Federale Tedesca e la nomina a „Chevalier de la Légion d’honneur“.

Garibaldi Schwarze nasce a Vienna e cresce a Roma. Esordisce nel mondo del cinema a metà degli anni Cinquanta lavorando a stretto contatto con registi italiani e stranieri come fotografo per la pubblicità. Da allora ha collabora come operatore e cameraman su numerosi set di film documentari all´estero e produce diversi foto-reportage per la stampa. Attualmente s´interessa di reportage di carattere politico-sociale.

Cesare Mazzonis è direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai dal 2008. Nella sua lunga carriera ricopre prestigiosi incarichi nell’ambito della cultura musicale italiana. Fra le Direzioni Artistiche si ricordano: Coro e Orchestra della Rai di Roma (1977-1980), Accademia Filarmonica Romana, Teatro alla Scala di Milano (1980-1992), Maggio Musicale Fiorentino (1992-2002), Premio «Paganini» di Genova, Paganiniana (dal 2003), Orchestra «Mozart» di Claudio Abbado (nel 2006). È Consulente Artistico al Teatro Bolshoi di Mosca, al Megaron di Atene e al Teatro San Carlo di Napoli. Parallelamente si dedica alla stesura di romanzi, editi da Einaudi e Feltrinelli, e di libretti teatrali. Firma il libretto dell’opera “Cuore di Cane” (da Bulgakov) per Raskatov, che viene eseguita ad Amsterdam, Londra e alla Scala.

Marisa Tanzini si diploma giovanissima al Conservatorio V. Bellini di Palermo con il massimo dei voti e un encomio speciale. Premiata all’Accademia Musicale Napoletana, vince il Premio Pianistico Nazionale a Firenze e prosegue con corsi di perfezionamento al conservatorio di Mosca. Da allora collabora con le più prestigiose istituzioni musicali, partecipa a festival internazionali, tiene recital e svolge un intensa attività concertistica attraverso Europa, U.S.A., America del Sud, e Giappone, esibendosi con orchestre internazionali come la Filarmonica di Dresda, la W.D.R. di Colonia, i Virtuosi della Filarmonica di Berlino, la Gürzenich Orchester, l’Orchestra da Camera di Mosca, i Cameristi del Teatro alla Scala, i Virtuosi di Santa Cecilia. Fra le numerose incisioni si ricorda «Vista Vera» (2010), un doppio cd dei concerti di Mozart con l’Orchestra da Camera «Artemisia» diretta da Alpaslan Ertungealp.

 

Per le proprie manifestazioni il Forum Austriaco di Cultura Roma si avvale di un servizio di vigilanza, che provvede a un controllo di sicurezza all’ingresso. L’ingresso alle manifestazioni è consentito a partire da mezz’ora prima dell’inizio della manifestazione.

Durante le manifestazioni del Forum Austriaco di Cultura Roma, gli organizzatori produrranno materiale foto e/o video che potrà essere utilizzato dall’istituto.